![coloranti e additivi alimentari](https://static.wixstatic.com/media/11062b_174b53edd0d6436c8b53729cf2e34db9~mv2.jpeg/v1/crop/x_1430,y_379,w_980,h_1403,q_85,enc_avif,quality_auto/11062b_174b53edd0d6436c8b53729cf2e34db9~mv2.jpeg)
E463
Idrossi-propil-cellulosa
![Rischi salute per l'additivo](https://static.wixstatic.com/media/53b44a_26630ba7fd7644a7b56c12d63d01cd40~mv2.png/v1/fill/w_32,h_32,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/53b44a_26630ba7fd7644a7b56c12d63d01cd40~mv2.png)
![immagine che indica additivo con restrizioni di uso](https://static.wixstatic.com/media/53b44a_d787712cab81476e9790f3a774264acd~mv2.png/v1/fill/w_32,h_32,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/VietatoLuso.png)
CATEGORIA:
Derivati della cellulosa
DGA (mg/kg p.c./die):
FUNZIONE:
NOTE
L'Idrossi-propilcellulosa è ottenuta dalla cellulosa, polisaccaride costituente del legno e di tutte le strutture vegetali. A differenza della Cellulosa (E460) ha una solubilità maggiore in acqua, ed è quindi fermentabile nell'intestino. Si usa principalmente come agente addensante ed emulsionante, ad esempio per rendere più cremosi gelati, salse e condimenti. Utilizzata anche nell'industria farmaceutica come legante per veicolare principi attivi nelle capsule e compresse, e in preparati oftalmologici. Il suo uso nell'industria alimentare è autorizzato anche se in passato ci sono stati pareri contrastanti riguardanti la presenza di HPC (Propilen-cloridrina). L'HPC è un residuo che si sospetta essere mutageno. L'Autorità europea per l'industria alimentare (EFSA) ha bloccato la richiesta delle industria di aumentare il contenuto di HPC ammesso nell'additivo. Nonostante ciò, generalmente non presenta rischi per l'assunzione, tuttavia sono stati osservati alcuni effetti indesiderati: ad esempio la flora batterica dell'intestino (microbiota) potrebbe essere alterata, che potrebbe poi portare ad infiammazioni croniche come il morbo di Crohn, o addirittura cancro al colon. L'additivo può aumentare l'appetito causando, nel lungo periodo, sindrome metabolica e nei casi più gravi diabete. Studi sui ratti hanno evidenziato alterazioni del comportamento e hanno concluso che un aumento dei livelli di ansia nell'uomo è possibile. Proprio per queste sue capacità, dosi elevate di questo additivo potrebbero causare disagi intestinali come gonfiore, flatulenza, diarrea e costipazione.
DOVE LO TROVI
In molte categorie di alimenti come frullati, sciroppi dolci, preparati in polvere solubili per cioccolata in tazza, latte vegetale, bevande di soia, preparati in polvere per bevande aromatizzate, succhi di frutta e nettari, creme e salse, salse per insalata, ketchup, maionese, yogurt, prodotti da forno, biscotti, gelati e sorbetti, pasticceria industriale, farine, prodotti fritti, insaccati, preparati precotti per zuppe orientali, prodotti vegani e senza glutine, gomme da masticare, dolcificanti da tavola liquidi, in polvere ed in compresse.
Kosher tutto l'anno.