![coloranti e additivi alimentari](https://static.wixstatic.com/media/11062b_174b53edd0d6436c8b53729cf2e34db9~mv2.jpeg/v1/crop/x_1430,y_379,w_980,h_1403,q_85,enc_avif,quality_auto/11062b_174b53edd0d6436c8b53729cf2e34db9~mv2.jpeg)
E1413
Fosfato di diamido fosfatato
![Rischi salute per l'additivo](https://static.wixstatic.com/media/53b44a_26630ba7fd7644a7b56c12d63d01cd40~mv2.png/v1/fill/w_32,h_32,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/53b44a_26630ba7fd7644a7b56c12d63d01cd40~mv2.png)
![immagine che indica additivo con restrizioni di uso](https://static.wixstatic.com/media/53b44a_d787712cab81476e9790f3a774264acd~mv2.png/v1/fill/w_32,h_32,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_avif,quality_auto/VietatoLuso.png)
CATEGORIA:
Amidi modificati
DGA (mg/kg p.c./die):
FUNZIONE:
NOTE
Il Fosfato di diamido fosfatato si ottiene trattando l'amido con Acido fosforico (E338). Le proprietà sono equivalenti a quelle del fosfato di monoamido (E1410) ma, nell'industria alimentare, viene preferito il diamido perché in grado di legarsi più rapidamente con l'acqua e formare composti densi. La gelatina ottenuta è meno densa del Fosfato di monoamido (E1410) o di diamido (E1412). Fa parte della categoria degli amidi modificati per i quali, purtroppo, non è obbligatorio indicare in etichetta il nome o il codice identificativo: è sufficiente la dicitura "Amidi modificati". Sono amidi modificati chimicamente o fisicamente (nulla a che vedere con "geneticamente modificato") per sopportare i vari processi di lavorazione, alla fine dei quali i residui chimici derivati dalla reazione vengono eliminati. Nell'industria alimentare è usato come agente addensante e stabilizzante, in modo da dare stabilità in cottura, frittura o allo scongelamento. Alcuni studi hanno dimostrato un aumento del livello di fosfato nei vasi sanguigni, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Il fosforo può portare ad un peggioramento dell'insufficienza renale cronica e conseguente malassorbimento di calcio e fosforo. Le conseguenze non sono da sottovalutare: patologie ossee in genere e: nei bambini la comparsa di rachitismo e ritardi della crescita. Negli adulti osteoporosi. Nel 2019 l'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha sottoposto a revisione gli additivi a base di fosfato, ma al momento ancora non è stata stabilita nessuna DGA (Dose giornaliera ammissibile). Può anche danneggiare la parete intestinale rendendola più permeabile ai batteri che causano infiammazioni croniche come il morbo di Chron e colite ulcerosa. Ad alte dosi può provocare iperattività e disturbi digestivi.
DOVE LO TROVI
In diverse categorie di alimenti come prodotti a base di panna o crema di latte non aromatizzati, alimenti a base di cereali trasformati per bambini e lattanti, alimenti trasformati destinati a lattanti e bambini, salse e condimenti dolci e salati, maionese, panna da cucina, alcuni tipi di formaggi, caramelle e caramelle gommose, cacao in polvere, dessert, alimenti processati industrialmente pronti al consumo (tramezzini, panini) decorazioni e ripieni per pasticceria industriale, biscotti e dolci da forno, bevande aromatizzate e gassate, succhi di frutta, prodotti a base di carne, alimenti surgelati (cotolette, burgers di carne e pesce, alimenti da friggere, pizza).
Halal se ottenuto da fonti minerali. Spesso nell'Unione Europea il fosfato è ottenuto da ossa animali.
Kosher tranne periodo Pesach.